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Sicilia: ricotta di pecora

Introduzione

regione

La ricotta di pecora è uno dei prodotti più rappresentativi della tradizione culinaria siciliana. Grazie al suo inconfondibile gusto delicato e saporito è protagonista di molti piatti dolci e salati che deliziano il palato di chi li gusta. La ricotta, conosciuta principalmente per la realizzazione dei dolci siciliani più famosi, è anche protagonista di antipasti, primi e secondi piatti salati della tradizione, soprattutto contadina. La realizzazione di essi è affidata, ancora oggi, alle sapienti mani delle persone più anziane e non. Questi piatti ricchi di tradizione sono sempre più ricercati proprio per la loro genuinità, non di rado è possibile ritrovarli nei menù dei ristoranti più innovativi e gourmet, nelle versioni originali o rivisitate.

Tecniche di produzione

Fasceddre di ricotta

Tutto nasce dai pascoli che si nutrono delle erbe più fresche presenti sui monti e territori locali che rendono unico il prodotto. Il processo di lavorazione inizia dalla cottura del latte di pecora appena munto che, grazie all’utilizzo di grandi pentoloni chiamati “quadare”, viene portato ad ebollizione, ottenendo il siero. Successivamente, al siero viene aggiunto altro latte portato a bollore fino a raggiungere la consistenza di fiocchi. Una volta raggiunta la consistenza giusta, il composto viene inserito in delle “fasceddre”, contenitori forati e dalla forma cilindrica un tempo realizzati con giunco selvatico e non spinoso, per realizzare la forma della ricotta. A quel punto si possono ottenere due versioni: quella fresca tradizionale e quella salata, ottenuta in seguito ad un periodo di stagionatura con il sale che varia in base al produttore. Qui proponiamo la ricetta di tre piatti tradizionali e antichi che valorizzano il prodotto e le sue qualità organolettiche.

Campi di pascolo pecore

Menù